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CLIMATOLOGIA: 30 ANNI DI PRECIPITAZIONI NEVOSE SUI MONTI AVELLA E SUL PARTENIO (1983-2013). STUDIO-VOLUME DI ADRIANO MAZZARELLA, ANDREA GIULIACCI E STEFANO LANZIELLO

libro sulle precipitazioniNiam – Baiano - 19.05.14 - Uno studio unico per la qualità della ricerca analitica e per la metodologia applicata, in ordine al conformazione naturalistica dei Monti Avella e del Partenio. E l'unicità concerne il cuore dello studio, calibrato sulle precipitazioni nevose, che nell'arco di trent'anni, dal 1983\1984 al 2012\2013, hanno interessato i contesti d'alta quota della Valle caudina e dell'area attraversata dal Clanio; contesti, afferenti alla dorsale dell' Appennino campano e che, a metà arco, nei quali è "contenuta" parte della piana nolana, verso la direttrice della provincia di Caserta, fulcro di quella che una volta si chiamava Terra di lavoro.
Vista-dai-m.ti-d-Avella-23-09-07Le risultanze dello studio, con il dettaglio dei dati acquisiti e le schede che ne presentano i profili della ricognizione compiuta, formano un ampio ed interessante volume, appena pubblicato a Roma dalla Casa editrice Aracne, specializzata nel settore scientifico e della didattica universitaria. Un prospetto di racconto, che si sviluppa per 380 pagine, fornendo non solo informazioni sull'andamento delle precipitazioni nevose, ma anche una guida illustrativa delle aree montane, oggetto dello studio, facendone cogliere, attraverso il ricco corredo fotografico, persino le variazioni di tonalità e sfumature paesaggistiche dei mesi invernali, quando i boschi e la vegetazione sono ancora sotto la cappa delle basse temperature e la fauna sembra essersi diradata del tutto. E sono variazioni, che diventano celeri, appena si fa largo marzo con i giorni dell'equinozio primaverile.
Adriano Mazzarella, Andrea Giuliacci e Stefano Lanziello sono gli autori del volume, inserito nella collana "Terra fluida e dintorni", autentica e raffinata gemma editoriale di Aracne. Gli ambiti di professionalità, competenze maturate nella ricerca pura e nelle verifiche sperimentali, che connotano i tre autori, costituiscono il mix ben riuscito dell'opera.
Partenio - monti innevati2Adriano Mazzarella è docente associato con cattedra nel Dipartimento di Scienze della terra dell'Università degli Studi di Napoli. Responsabile dell'Osservatorio meteorologico della Federico II, Mazzarella ha al suo attivo un'importante produzione saggistica- oltre settanta testi- sugli andamenti climatici e i mutamenti meteorologici. Andrea Giuliacci, che ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze della terra alla Federico II, è "volto televisivo" ben noto, per i programmi che realizza sulle reti-Mediaset, dando un rilevante contributo alla divulgazione delle conoscenze climatiche del pianeta-terra, giorno dopo giorno. E Giuliacci ha pubblicato di recente il saggio, intitolato " Prevedere il tempo con Internet". Un'agile guida per la serie "Viaggiare sicuri, sapendo il tempo che fa".
Geologo, libero professionista, Stefano Lanziello è un naturalista, prima che ambientalista, di solide cognizioni. Il territorio del Parco regionale del Partenio, ch'è il più esteso della Campania, coincidendo con i gli ambiti delle province di Napoli , Avellino e Benevento, non ha nessuno mistero per Lanziello. E le aree dello studio pubblicato sono parte integrante del Parco. E va ricordato che all'impegno personale diretto di Stefano Lanziello si deve la realizzazione,in auto-produzione, dell'eccellente film-documentario a colori sulle Quattro stagioni di vita del Parco del Partenio. Un'intelligente operazione culturale e di divulgazione, che ha incontrato positivi riconoscimenti nelle scuole e nei Circoli d'impegno civile, operanti sul territorio.
Il Clanio alle FontanelleLa ricognizione sulle precipitazioni nevose è stata incentrata sulla serie storica dei trenta anni, secondo lo standard richiesto dalla World Meteorological Organization. Un arco, che garantisce la disponibilità di dati certi, per un' acquisizione non sempre agevole, anche per le difficoltà che s'incontrano nelle misurazioni con l'utilizzo dei nivometri. Da evidenziare che ciascuna nevicata è stata "osservata" dagli autori della ricerca ogni sei ore al giorno, coprendo le 24 ore del giorno interessato dalla precipitazione e rispetto a 5 distinte fasi altimetriche. E va considerato che lo scioglimento delle nevi delle aree montane in esame concorre ad alimentare il bacino idrografico di quella che comunemente è chiamata la piana di Boscofangone, che in realtà è la Conca nolana, racchiusa per un verso dal Parco del Il Clanio innevatoPartenio e per l'altro lato dal Vesuvio. Come per dire acqua e fuoco, in simbiosi. Senza dimenticare che il bacino idrografico della Conca è attraversato da un fitto reticolo di falde acquifere superficiali, un tempo largamente funzionali all'irrigazione dei suoli agrari, per tre o addirittura quattro raccolti annui, e da falde acquifere "profonde" . Il ventaglio di informazioni, che costituisce la risultante del laborioso e paziente studio condotto, è di rilevanza primaria per gli esperti di climatologia, scienza assurta negli ultimi anni a, nel dare la rappresentazione dei fenomeni, che investono la vita e le leggi, da cui sono regolati gli equilibri della Terra.
Il volume è in formato cartaceo e contiene un Cd, nel quale il catalogo ricognitivo delle nevicate è riportato in formato Excel. Sarà presentato, entro la fine di giugno, dalla civica amministrazione nella sala consiliare del palazzo Municipale, a Baiano.