Cultura e Spettacoli

UN RICORDO DI LUIGI VECCHIONE E LE ANIME DELLA CITTA’ DI NOLA, DALLA FESTA ETERNA A GIORDANO BRUNO

1-festa della matricolaGianni Amodeo – 31.01.2014 - Palazzo Bottiglieri é tra i pochi edifici in pluriplano della città, la cui fisionomia urbanistica ed edilizia s'è conservata negli anni senza sostanziali alterazioni; e con la sobria ed elegante linea architettonica, da cui è connotato, s'affaccia su piazza Salvo d'Acquisto. L'attico che lo sovrasta è stato da sempre il laboratorio ed il testimone dei molteplici interessi culturali e per le arti plastiche e figurative di Luigi Vecchione, che, quasi all'imbocco della corsia dei cento anni, ha salutato, lo scorso 29 gennaio, l'amata Nola, dov'era nato nel 1917. Un attico speciale che, nella fuga di stanze, ambienti e corridoi, costituisce tra finestre, balconate e terrazzo anche un eccezionale osservatorio paesaggistico, che permette allo sguardo di spaziare a tutto giro ....ravvicinato, non solo verso le cupole rivestite di maioliche delle seicentesche chiese dell' Immacolata, della basilica-cattedrale di Santa Maria Assunta in cielo e di Santa Chiara, ma anche verso la pianura ch'è stata il cuore di quella che fu denominata Campania Felix, le vette del Monte Somma e del Vesuvio, le cime dell'imponente Massiccio del Partenio e della corona dei Monti Avella.
2 - festa di compleanno-95Una personalità e, se si vuole, un personaggio che ha onorato l'attività lavorativa di amministratore e consulente nel settore della sanità privata fino agli anni '80 con eccellente caratura professionale e unanimi riconoscimenti di affidabilità, per competenza e l'osservanza dei doveri. Ed era laureato in Economia e commercio. Una personalità senza alcun dubbio di marcato vigore e anche ... un personaggio, che prediligeva il raffinato e il bel vestire, con il vago senso del dandy. Uno stile, quello assicurato dalla sartoria di qualità cittadina o partenopea, a cui Luigi Vecchione si è mantenuto fedele, da giovane e quando giovane più non era sul piano anagrafico, ma continuava a sentirsi tale. Uno stile impreziosito dalle buone maniere.
3 - festa dei gigli-di-nolaHa vissuto in pieno - come tutti i nolani - le anime che contrassegnano l'identità della città; anime distinte e del tutto conflittuali nella valenza della storicità, quali sono quelle rappresentate dalla Festa eterna dei Gigli, con cui si rende onore ed omaggio a San Paolino, tra i più significativi protagonisti del cristianesimo delle origini, sia per il pensiero che per le opere, e quelle delle mille sfaccettature della visione di Giordano Bruno, il Nolano per antonomasia, l'accademico di nessuna accademia", nella cui linea d'orizzonte si ri-capitolano e dispiegano importanti e rilevanti aspetti della modernità, nutrita e pervasa dalle concezioni umanistiche e rinascimentali.
Per la Festa eterna e per Bruno, non era soltanto dedizione, quella che viveva Luigi Vecchione, ma una vera forma di culto, che si traduceva nelle scelte del bibliofilo di fine razionalità e sensibilità. E dell'ampia ed interessante biblioteca che aveva formato, con la dotazione di circa 20 mila volumi, distribuiti nelle scaffalature delle varie stanze dell'attico di piazza Salvo D 'Acquisto, una cospicua parte è stata donata, qualche anno fa, alla Biblioteca comunale di corso Tommaso Vitale. Ed una sezione ben curata è riservata a testi, saggi monografici, riviste, giornali nazionali ed esteri, periodici locali che raccontano la Festa dei 4 - Giordano BrunoGigli, diventata patrimonio della cultura immateriale dell'umanità sotto le insegne dell'Unesco e presentano il poliedrico pensiero bruniano, secondo le interpretazioni di autori italiani e stranieri. Ma l'intero patrimonio librario, con le collezioni di giornali e riviste, una volta completata la catalogazione costituirà il Fondo Vecchione, trovando degno spazio ed allestimento nel restaurato complesso dell'ex-carcere mandamentale, in via Merliano.
Animatore sociale e culturale d'inesauribile impegno, ha dato impulso e vita al progetto dell' Archeoclub, con modalità di volontariato civico, per promuovere la ricerca e la valorizzazione dell'immenso patrimonio storico-archeologico ed artistico della città; un patrimonio, la cui conoscenza è diventata gradualmente- nell'arco degli ultimi trent'anni- parte essenziale del discorso pubblico, facendolo...uscire, almeno, dalle nicchie cognitive dei pochi ed appassionati studiosi ed esperti, che se ne sono meritoriamente e costantemente interessati. E l'attività dell' Archeoclub, presieduta dalla prof.ssa Flora Nappi, anche in collaborazione con altre associazioni di volontariato, prosegue la sua lodevole attività, sia con la pubblicazione di testi che con il restauro di opere d'arte, sottratte all'incuria e all'abbandono. Amante della città e dell'area di riferimento, Luigi Vecchione era un cultore di storia locale e delle personalità che ne danno rilevante testimonianza. Pietro Paolo Muscariello e Vincenzo Spampanato sono tra le figure, su cui si è rivolto l'interesse del bibliofilo soprattutto nel decorso decennio, figure ri-scoperte e ri-lanciate per la comune conoscenza.
5 - LAlgorismus 276x400Al primo, Vecchione ha dedicato un'agile monografia, per proporne l'opera, incentrata sull'Algorismus. E' un Trattato\manuale di matematica contabile e commerciale, scritto sul finire del '400 e che si deve proprio a Muscariello. E' l'opera, che al di là degli aspetti tecnici, propone significativi e corposi aspetti della Nola e della sua area quattro\cinquecentesca, con la fioritura delle attività mercatali, autentico centro nevralgico della Campania e del Sud, nel segno della Contea degli Orsini. Uno spaccato di cultura economica, meritevole di attenzione, a cui negli anni '70 del secolo scorso ha prestato particolare rilievo la Banca commerciale italiana di Raffaele Mattioli, la ben nota Comit di Milano. E sarà utile ricordare che Mattioli, figura di banchiere ed umanista, con Pietro Pancrazi ed Alfredo Schiaffini italianisti di gran valore e prestigio ha promosso la pubblicazione della monumentale "Ricciardiana", l'opera che comprende i testi dell'intero panorama della Letteratura italiana dalle origini al '900.
6 - La biblioteca di VecchioneDel secondo, Vecchione é stato tra i più attivi promotori del riconoscimento che la città era chiamata a rendergli, attuando un obbligo morale sempre disatteso. Si deve proprio a Vincenzo Spampanato la migliore e più compiuta opera biografica di Giordano Bruno, pubblicata nel 1921 per le edizioni Principato, nella celebre collana di Studi filosofici, diretta da Giovanni Gentile e ri-stampata dall'editrice Gela di Roma, con la post-fazione di Nuccio Ordine, in coincidenza con la Giornata degli studi bruniani, svoltasi a Nola il 16 febbraio del 1988. Un testo di straordinario valore, sia per la qualità della scrittura sia per i contenuti, a cui hanno attinto a piene mani e con profusione i tanti che hanno scritto, in Italia e nel mondo, del Nolano. Un autore di forte connotazione, Vincenzo Spampanato, profondo conoscitore dell'opera di Benedetto Croce e Giovanni Gentile, ai quali era legato da vincoli di amicizia, ma finito nel tunnel dell'oblio, forse perché padre di quel Bruno Spampanato, giornalista, politico e parlamentare nel ventennio mussoliniano, autore nel 1943 del Manifesto di Verona, che marcava la dissoluzione della diarchia re-duce, per prefigurare ed affermare i postulati della cosiddetta "democrazia fascista". E quello che Vincenzo Spampanato ha rappresentato per la cultura è ricordato dalla lapide, che l'amministrazione comunale ha fatto apporre sulla facciata della casa in cui è vissuto, in Vicolo Duomo.
7 - copertina libro di Luigi Vecchione del 2007 - Copia 287x400Tra le pubblicazioni monografiche di Luigi Vecchione, va evidenziata quella del 2009, intitolata "Bruno, la casa e il rogo". Il testo fu presentato nel Palazzo di giustizia, nello stesso anno, il martedì del 17 febbraio, proprio in coincidenza con 409 anni dal rogo di Campo de' Fiori. A promuovere la presentazione l'Ordine forense, allora presieduto dall'avvocato Enrico De Sena. Di alto profilo il ventaglio di analisi e riflessione, con gli interventi di Aniello Montano, Pasquale Giustiniani, Vincenzo Maiello, Michele Mezza e Domenico Falco, mentre gli onori di ospitalità della città furono resi dal sindaco Felice Napolitano, prematuramente scomparso.
L'attico di palazzo Bottiglieri, oltre l'omonima biblioteca aveva un altro importante...ospite, costituito da una piccola, ma variegata pinacoteca, con tele, tra le altre, di autori dell'impressionismo ottocentesco e del Futurismo del Novecento, oltre che di Renato Guttuso. Una bella collezione, che rendeva più ammirevole e attraente la biblioteca, frequentata non solo da amici di Luigi Vecchione, ma anche da giovani, impegnati nell'elaborazione delle tesi di laurea.
Dire e scrivere che con Luigi Vecchione se n'è andata una significativa parte della storia della città, non è artificio retorico di maniera. E' storia, che ha vissuto davvero con operosità e stile, anche quando è stato protagonista di puntute polemiche culturali. Ed ha sempre fornito esempi di umana disponibilità ed apertura dialogante, senza remore e riserve mentali.

Il Meridiano ricorda con affetto il professor Luigi Vecchione, stringendosi intorno alla moglie, sig.ra Rosetta, in questo momento di profondo dolore

Nelle foto: 1) La festa della matricola del 1957; 2) Festa di compleanno; 3) La Festa dei Gigli; 4) Giordano Bruno; 5) L'Algorismus, trattato\manuale di matematica contabile e commerciale, scritto sul finire del '400 dal Muscariello; 6) La biblioteca di Luigi Vecchione; 7) Una delle sue ultime fatiche, datata 2007: "Strutture e uomini sino al XX secolo negli scavi d'antichità del nolano"