La Formula 1 torna in pista ad Austin. Ma, oltre alla sfida fra Rosberg ed Hamilton, tiene banco il mercato. Alonso non ha ancora scelto la sua prossima destinazione dopo l'addio, ormai certo, alla Ferrari: "Non ci sono novità - spiega Nando -. Resto concentrato sulla pista. Che farò l'anno prossimo? Voglio prendere la migliore decisione per il mio futuro e per quello della squadra che amo". Per lui sono spalancate le porte in McLaren. A Maranello, infatti, arriverà Sebastian Vettel. Per l'annuncio ufficiale, però, bisogna sbloccare la questione Alonso, che ha ancora due anni di contratto e deve trovarsi una sistemazione. Svanite le possibilità di abndare in Mercedes, gli restano due alternative: la McLaren, che non è ancora competitiva, o un anno sabbatico, lontano dalle gare. L'enigma ormai è vicino a una soluzione.
Stefano Domenicali passa all'Audi. L'ex direttore della gestione sportiva della Ferrari farà parte dello staff manageriale della casa tedesca consociata Volkswagen già dall'1 novembre. Domenicali ha ceduto all'offerta Audi dopo aver lasciato Maranello ad aprile. Domenicali si occuperà di nuovi settori nell'ambito dei servizi e della mobilità e non avrà invece a che fare con il reparto corse. Domenicali è stato scelto da Audi, secondo fonti aziendali, per la sua grande esperienza internazionale. Osservatori tedeschi avevano ventilato la possibilità che potesse succedere alla guida della gestione sportiva al 64enne Wolfgang Ullrich, ma Audi ha smentito tali voci. "Il signor Domenicali non diventerà capo della gestione sportiva", ha spiegato il portavoce.
Acciuffata la vetta. Sassari batte Brindisi 87-78 nel posticipo della terza giornata della Serie A di basket e aggancia Milano in testa alla classifica. Le due finaliste dell'ultima Supercoppa sono le uniche squadre a punteggio pieno dopo tre gare. Dinamo trascinata da David Logan: l'ex play dell'Alba Berlino mette a referto 27 punti, 5 assist e 5 rimbalzi. Marcus Denmon con 20 punti è il miglior realizzatore di Brindisi. Travolgente l'inizio di Sassari, reduce dalla sconfitta in Eurolega contro l'Efes. I sardi, mai in svantaggio nel corso del match, chiudono il primo quarto sul 28-9. Brindisi ha il merito di non mollare e poco alla volta riesce a ricucire, arrivando all'intervallo con uno svantaggio di soli sei punti. La tripla di Denmon per il -3 in avvio di ripresa sveglia Sassari, che in un attimo riporta il suo vantaggio in doppia cifra, grazie soprattutto a Dyson (18 punti e 6 assist). James (17 punti) e Turner (14) tengono a galla Brindisi, che all'inizio dell'ultimo quarto arriva anche a -5. Sassari però non si distrae e gestisce senza mai rischiare i minuti finali di gara.
Dopo due sconfitte finalmente la conquista contro Pesaro dei primi due punti in classifica. Ora la trasferta di lunedì prossimo a Milano contro l’Olimpia appare meno insidiosa. Torna a respirare la Sidigas Avellino. Coach Vitucci prepara l’allenamento settimanale del roster puntando sulle cose positive emerse durante il match di domenica: dall’approccio alla partita e da quel 40-21 dopo due quarti che non lasciava campo a discussioni. E riparte da Anosike e Hanga, i veri protagonisti del match non solo per le cifre messe insieme (19 rimbalzi e seconda doppia-doppia del campionato per il lungo, 18 punti e una partita a tutto tondo per l’ungherese), ma anche per l’atteggiamento mostrato in campo dai due. La Sidigas deve ripartire dalla concretezza dei primi venti minuti di gioco, cercando di non perdere concentrazione durante il match. Contro Pesaro se la prima parte di gara è stata un esempio di ciò che questa squadra può fare, la seconda, invece, dopo aver toccato anche il +24, ha rappresentato l’esatto opposto. Una Sidigas svogliata e poco concentrata ha lasciato spazio al rientro della Consultinvest. I troppi tiri affrettati e una cattiva gestione della palla hanno consentito agli avversari ormai spacciati, di tornare in partita troppo in poco tempo. Coach Vitucci ha parlato di una “mancanza di maturazione” da parte dei suoi giocatori, che però, per forza di cose, dovrà avvenire al più presto. Nonostante tutto, però, il risultato della partita non è mai stato in discussione, nonostante il -7 toccato dai marchigiani ad un minuto dal termine. Sono, infatti, bastate un paio di giocate da parte del roster irpino per rimettere le cose apposto. Certo, il calo del secondo tempo non può non preoccupare e la squadra sarà chiamata a compiere diversi passi in avanti in vista della sfida contro i campioni d’Italia.
Lo scontro al vertice della 3a giornata di Serie A è dell'Olimpia Milano che al Forum batte 80-71 la Reyer Venezia, al primo stop in campionato. L'EA7, che in settimana aveva perso malamente in casa col Barcellona in Eurolega, gioca un match di grande autorità, prende vantaggio (arrivata al +23) e lo amministra fino alla fine. Spiccano i 17 punti di Samuels e i 13 di Kleiza per l'EA7 mentre per Venezia il migliore è Viggiano, 14 punti. Al Mediolanum Forum l'Olimpia Milano, reduce dal brutto ko interno contro il Barcellona in Eurolega, parte forte e scappa subito sul +11 (23-12) contro la Reyer Venezia. Nel secondo periodo la squadra di Banchi tiene in mano il controllo della gara ma l'Umana riesce a rimanere a galla, gestendo il gap tra gli 11 e i 5 punti. All'intervallo lungo l'EA7 comanda 35-29. Al rientro dagli spogliatoi Venezia arriva fino al -4 sul 35-31 ma non va oltre e Milano può allungare nuovamente. L'Olimpia piazza un break di 10-0 firmato da Moss, Samuels e Ragland per il 45-31, poi arriva sul +20 (60-40) e a fine terzo quarto MarShon Brooks segna sulla sirena per il 63-45 in favore dei suoi. Nel quarto e ultimo periodo Kleiza si scalda e piazza un paio di canestri per il massimo vantaggio sul +23 (71-48). A quel punto l'Olimpia si rilassa e la Reyer ricuce fino al -9 della sirena finale che rende solo meno amara la sconfitta. L'EA7 conquista la vetta solitaria della classifica con 6 punti in attesa del posticipo tra Sassari e Brindisi, entrambe a punteggio pieno.
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