Lopa e Catapano: "Scegliere giocattoli sui quali sia stato apposto il marchio CE, in quanto sottoposti ai necessari controlli di sicurezza previsti dalla Comunità Europea".
C.S. - 03.01.2017 - “Diversi milioni di giocattoli importati contraffatti che non rispondevano alle norme di sicurezza vengono sequestrati, ogni anno, dagli organismi preposti per impedire che le prossime vetrine della Befana siano riempite di prodotti privi del necessario certificato di conformità alla normativa comunitaria in materia di sicurezza prodotti e, quindi, potenzialmente pericolosi per i bambini. I prodotti più a rischio sono quelli maggiormente diffusi presso il mercato ufficiale: robot, bambole, peluche, bolle di sapone, palloni. Tutta merce prodotta in paesi asiatici, prevalentemente in Cina, ed introdotta in Italia attraverso società di esportazione cinesi”. Cosi è intervenuto questa mattina il Portavoce di Prima l’Italia Napoli, Rosario Lopa, con il Rappresentante di Napoli Capitale-Azione Nazionale, Alfredo Catapano, presentando la guida per gli acquisti sicuri. Il mercato nero in generale è in costante crescita.
Lo Stato risulta danneggiato a causa dei ridotti introiti fiscali e le imprese produttrici di giocattoli riscontrano una diminuzione delle vendite di ogni singolo gioco contraffatto e forti perdite economiche e di immagine, ma i più colpiti sono e restano i bambini. Ma come si riconosce un giocattolo contraffatto?
Facciamo un breve identikit: il prezzo, in genere inferiore a quello del gioco venduto nei negozi; il confezionamento, i giocattoli contraffatti sono privi della confezione rigida di cartone in quanto inseriti in buste di cellophane; il marchio, simile all’originale ma non identico, modificato onde evitare di incorrere in accuse di usurpazione del marchio; la qualità, i giocattoli contraffatti infatti sono prodotti con plastica pessima e con materiali considerati tossici ai fini della nostra normativa.
Si tratta in sostanza di una falsa riproduzione del giocattolo originale realizzata copiando il design ed utilizzando un marchio ed un nome identificativi del prodotto simile, ma non uguale, all’originale.
La prima cosa da fare è scegliere giocattoli sui quali sia stato apposto il marchio CE, in quanto sottoposti ai necessari controlli di sicurezza previsti dalla Comunità Europea. Il marchio CE è stato introdotto dalla direttiva 88/378/CEE, recepita in Italia con il decreto legislativo 1991/313, la quale ha stabilito i requisiti di sicurezza per i giocattoli, destinati ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni, e le misure di sicurezza per la loro fabbricazione e vendita.
Allo scopo di tenere conto dell’inevitabile evoluzione tecnologica, si è reso opportuno rivedere la legislazione comunitaria in materia sostituendo la vecchia direttiva con un nuovo testo, aggiornato e conforme alle mutate condizioni. Entro il 20 gennaio 2011 gli Stati membri dovranno adottare la nuova direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli e sulla loro libera circolazione nella Comunità che va a sostituire la precedente ed applicarla entro il 20 luglio 2011.
La direttiva 2009/48/CE del 18 giugno 2009 sostituisce la precedente e stabilisce nuove norme sulla sicurezza dei giocattoli e sulla loro libera circolazione nella Comunità Europea.
Tra le novità della nuova direttiva diventano oggetto di particolare attenzione le sostanze chimiche, l’uso di sostanze pericolose, in particolare classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (acronimo CMR), nonché le sostanze allergeniche e taluni metalli, al fine di garantire un elevato livello di protezione dei bambini da rischi causati dalla presenza di tali sostanze nei giocattoli.
In particolare vengono completate e aggiornate le disposizioni relative alle sostanze chimiche presenti nei giocattoli per precisare che i giocattoli devono essere conformi alla normativa generale sui prodotti chimici, in particolare al regolamento CE n. 1907/2006 REACH (acronimo di registration, evaluation and authorization of chemicals).
Sono vietate nei giocattoli 55 specifiche fragranze allergizzanti, salvo alcune deroghe specifiche. Ad esempio la presenza nei giocattoli di alcune fragranze è consentito nei giochi olfattivi da tavolo, kit cosmetici e giochi gustativi a condizione che: vengano rispettati specifici requisiti di etichettatura vengano date le corrette istruzioni e riportate le avvertenze, non siano destinati a bambini di età inferiore ai 36 mesi rispettino la direttiva sugli alimenti.
Nella dichiarazione di conformità CE deve essere inserito chiaramente l’oggetto della dichiarazione (identificazione del giocattolo che ne consenta la rintracciabilità). Deve essere inoltre inclusa un’immagine a colori di chiarezza sufficiente a permettere l’identificazione del giocattolo. Dovranno essere inoltre fornite specifiche avvertenze di sicurezza per tipologia di giocattolo, per i giocattoli nautici ad esempio sarà necessario che venga riportata la seguente avvertenza da utilizzare unicamente in acqua dove il bambino tocca il fondo con i piedi e sotto la sorveglianza di un adulto.
Rimane valida la simbologia obbligatoria per le limitazioni d’uso in base all’età del bambino. Talvolta, purtroppo, non è sufficiente accertarsi della presenza del marchio CE per essere sicuri dalla originalità e della sicurezza del giocattolo, in quanto anch’esso spesso è contraffatto.
By +economia - 29/12/2016
Nel 2015, gli occupati sono 22 milioni 465 mila, 186 mila in più sull’anno precedente (+0,8%), ma ancora 626 mila in meno rispetto al 2008. La crescita dell’occupazione, che riguarda sia le donne (+47 mila, +0,5%) sia soprattutto gli uomini (139 mila unità, +1,1%), in circa la metà dei casi si è registrata nel Mezzogiorno (+94 mila), l’area del Paese che nel corso della crisi aveva subito le perdite più consistenti. Lo rende noto l’Istat nell’Annuario Statistico.
Quanto alla tipologia degli occupati, a crescere sono esclusivamente i dipendenti (+207 mila unita’, +1,2%), mentre gli indipendenti continuano a diminuire (-0,4%). A livello settoriale, oltre il 90% della crescita di occupati e’ concentrata nei servizi (+173 mila unita’, +1,1%), unico settore in cui i livelli occupazionali superano quelli del 2008.
Il tasso di occupazione 15-64 anni e’ al 56,3% (+0,6 punti percentuali in un anno), ancora molto lontano dalla media Ue28 (65,6%); sul territorio raggiunge il 64,8% nel Nord, mentre si attesta al 42,5% nel Mezzogiorno; nell’ottica di genere e’ al 65,5% fra gli uomini (in linea con la media europea e al 47,2% fra le donne. Prosegue la crescita sostenuta del tasso di occupazione dei 55-64enni, che arriva al 48,2% dal 46,2% di un anno prima. L’incremento dell’occupazione in questa fascia d’eta’ e’ dovuto a un insieme di fattori, tra cui soprattutto l’inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione, l’aumento di popolazione in età adulta e il maggiore investimento in istruzione della popolazione di questa classe di età rispetto alle generazioni precedenti.
Carmen Guerriero – 15.12.2016 - Domenica 18 dicembre, presso la nota pizzeria Acq'e Sale dello chef pizzaiolo Antonino Esposito a Marina piccola di Sorrento, sulla scia del successo del precedente evento, ci sarà un nuovo appuntamento della rassegna “L’appetito vien leggendo”, realizzata in collaborazione con la Libreria Tasso.
Alle ore 19,00 sarà presentato il libro “facce da birra– Le storie, i volti e i luoghi della birra artigianale in Campania”, èdito da Officine Zephiro.
All’incontro prederanno parte i tre autori, Antonella Petitti, giornalista enogastronomica, degustatrice e conduttrice; Roberto Pellecchia, medico, fotografo e viaggiatore, e Sabrina Prisco, ristoratrice ed esperta di birre artigianali; i responsabili del Birrificio Sorrento, Giuseppe Schisano e Francesco Galano e l'editore di Officine Zephiro, Gabriele Cavaliere.
Ad accogliere il pubblico che prenderà parte all’incontro, ad ingresso libero, ci sarà una degustazione di tartine d’autore con gamberi, ricotta, erba cipollina e caviale di birra, in abbinamento alla Birra Syrentum del Birrificio Sorrento.
Al termine della presentazione, per chi vorrà, sarà possibile fermarsi a cena e provare uno speciale menù al costo di 20 euro, che prevede: Calzoncino fritto con ricotta, provola, noci di Sorrento, scorzette di limoni di Sorrento Igp; Tagliolini bicolore con julienne di calamari, salicornia e concasse di datterini gialli; Fagottino con scarola, olive, capperi, provola e scorzette di limoni di Sorrento Igp; Puro di cioccolato e cannella con il suo fondente. Il tutto in abbinamento con la birra Syrentum e la Astrum, la birra di Natale del Birrificio Sorrento
Per informazioni e prenotazioni telefonare al 3443885639 oppure scrivere ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Incentrato sulle eccellenze gastronomiche campane, è organizzato dalla società By Tourist
Carmen Guerriero – novembre 2016 - Tappa a Napoli per l'anteprima della III edizione del Mediterranean Cooking Congress, evento itinerante lungo le coste del Mediterraneo tutto incentrato sulle eccellenze gastronomiche campane, organizzato dalla società By Tourist, con sede ad Amalfi, autentico patrimonio artistico-culturale della Campania, che dal 2007, si occupa di promozione territoriale, attraverso la comunicazione ed il marketing per il turismo marittimo e enogastronomico.
Nato dall'ispirazione di Luisa Del Sorbo, giovane imprenditrice campana, ex giornalista, il Mediterranean Cooking Congress ha come obiettivo prioritario quello di affermare la tipicità del territorio e le specifiche tradizioni culinarie attraverso la diffusione di una rete capillare di prodotti e di piccoli produttori di tutta l’area mediterranea per incrementare una cultura economica che ha prospettive di qualità e di crescita ed incentivare l'import/export tra i Paesi del bacino del Mediterraneo. Scambio, promozione territoriale e confronto culturale sono i perni intorno a cui ruota l'economia di tutta l’area mediterranea.
Napoli è stata la prescelta per l'anteprima di ottobre, con un fitto programma di appuntamenti e di degustazioni gourmet e partners ufficiali illustri esponenti della migliore tradizione gastronomica campana, quali: Gma Specialità, Olio Dievole, Pasta Artigianale Leonessa, L'Orto di Lucullo, I Sapori di Corbara, L'Associazione Pizza Napoletana Gourmet, Gelateria Artigianale L'Orso Bianco, Azienda Agricola Baccellieri, Travelmar Trasporti Marittimi Veloci, OceanoMare Group, le riviste Sala&Cucina e Gusto Mediterraneo.
Tre giorni fitti di incontri, di confronti, di intrecci, di visite, di degustazioni dal 10 al 12 ottobre, parlando di Pizza Napoletana Gourmet con l'evento di apertura alla pizzeria "Pizza Gourmet" di Via Partenope, a Napoli, con Gerardo Antelmo, Giornalista del Gambero Rosso; Luigi Acciaio, Presidente dell'Associazione Pizza Napoletana Gourmet; Giuseppe Vesi di Pizza Gourmet a Napoli; Paola Cappuccio di Pizza Verace a Portici; Giorgio Caruso di Lievità a Milano; Federico Guardascione di Il Colmo del Pizzaiolo a Monte di Procida; Gennaro Nasti di Popine a Parigi.
Il giorno successivo il dialogo dal tema "Cibo, tra mare e terra, come cambiano i sapori", ha continuato in navigazione tra Napoli e Ischia a bordo di Travelmar. con un interessante tour pithekusano, il nome dell'antica isola di Ischia, alla scoperta dei sapori e delle tradizioni della splendida isola, insieme al Gotha del giornalismo italiano: Edoardo Raspelli, giornalista ex direttore dell'Espresso, scrittore e migliore gastronomo italiano; Vincenzo D'Antonio di Italia a Tavola; Fausto Arrighi, ex direttore Guida Michelin; Santa di Salvo de Il Mattino; Laura Gambacorta de Il Gambero Rosso; Peppe Iannicelli di Canale 21 oltre a Maria Zampi, Presidente Associazione Terre del Falerno, Antonio Mellino Chef del ristorante (2 Stelle Michelin) "I Quattro Passi" di Nerano.
Il Ristorante Gabbiano Beach dello chef Gianfranco D'Ambra, a Forio d'Ischia, nella romantica baia di Citara, malgrado il tempo cupo ed uggioso, ha amenamente ospitato la trouppe tecnica invitata alla degustazione di piatti della tradizione, tra cui la bruschetta di tonno rosso, preparato e conservato sott'olio dallo chef D'Ambra.
Infine, l'ultima tappa di mercoledì "Dolci pensieri, dalla colazione al dessert" all'Interporto di Nola (Na), al PastaBar Leonessa, con Luigi Franchi della rivista Sala&Cucina; la giornalista Santa Di Salvo di Il Mattino, che ha moderato il convegno; Sandra Ianni dell'Accademia Epulae; Fabiano Borea, Chef del ristorante Le Tre Vele di Salerno; la bravissima chef pastry e chocolatier Anna Chiavazzo de Il Giardino di Ginevra a Casapulla (Ce); Vincenzo Della Monica chef di Leonessa PastaBar dell'Interporto di Nola (Na); Tonia Giordano, gelateria artigianale L'Orso Bianco di Aversa.
Ma il tour è appena iniziato e le premesse sono di alto profilo, come quelle che assicura il prossimo appuntamento già fissato a Barcellona per il 27-28 febbraio 2017, con una due giorni di visite tra tipicità del luogo ed interscambi culturali tra sapori italiani e spagnoli, incontri con importatori/distributori stranieri e coinvolgimento di scuole di cucina, italiane, croate e spagnole.
N.S. - Napoli - novembre 2016 - Il brand campano Sofia Monsurrò ha annunciato il suo progetto di espansione, con l'intento di rendere il brand una realtà protagonistà nel mondo. La maison oggi è già molto apprezzata e sta rapidamente conquistando l’universo femminile grazie al suo stile e alla sua creatività, un mix di grande passione, di studio scrupoloso del prodotto e di un’assoluta dedizione al lavoro.
L’eleganza è una delle parole d’ordine della maison napoletana, unita alla forte e imprescindibile realizzazione interamente “Made in Italy”. Il successo, fino ad oggi ottenuto, è la naturale conseguenza della sua proposta moda con una direzione creativa che racconta una raffinatezza ed eleganza unica nel suo genere, che punta ad una qualità eccelsa delle confezioni.
Sofia Monsurrò racconta una femminilità seducente, elegante, austera, che ha fatto dello stile la sua immagine, strizzando l’occhio ad una donna d’altri tempi, quando il bon ton era considerato l’essenziale: proiezione che però non vuole assolutamente far rinunciare a quella nota di seduzione ed intraprendenza che ogni proposta contemporanea deve possedere.
Tutte queste caratteristiche si fondono in modo magistrale con la linea sartoriale del brand, creata da mani sapienti, da artigiani, che fanno del "Made in Italy" la propria bandiera. Una moda creata con capi dalle linee pulite, perfetti in diverse occasioni, portabili, indossabili ma assolutamente mai scontati e banali. Creazioni realizzate con un attento gioco di tagli, inserti in pizzo, impreziosite da applicazioni ed elementi gioiello; sempre incredibile la stupefacente scelta in fatto di texture, stampe, varianti colori e contrasti.
Una moda che veicola un’immagine stilosa, sia per i look quotidiani, sia per quelli da sera o per la cerimonia, con una ricerca importante in fatto di tessuti e dettagli. Lo stile sofisticato e raffinato di Sofia Monsurrò è la metafora di un’eleganza senza tempo, ma indiscutibilmente contestualizzata nella modernità. Oggi lo sviluppo ulteriore del brand parte proprio dalla collezione Sping Summer 2017, pensata a concepita per un mercato internazionale.
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